In molti si sono incuriositi per il nome di questo blog...Maidirefine?!Perchè?
Tale scelta è stata fatta per rispecchiare lo stato d'animo in cui la nostra Italia si ritrova...
Quando le cose vanno male, ma davvero male, si potrebbe dire...sarà la fine?!Non ne usciremo mai!
Oppure quando la ruota della fortuna non gira per il verso giusto, quando tutte le situazioni sembrano sfavorevoli si potrebbe dire... sarà la fine?!Ora magari possiamo ripartire?!
Alcune cose non tornano molto, non hanno proprio il massimo della logica,altre sfiorano la spettacolarità, ed ecco che siamo spesso a lottare tra speranza e sconforto:
Berlusconi perde le elezioni, la sinistra governa.....come prima cosa fa l'indulto!
L'era di Internet sta nascendo, l'informazione sulla rete fiorisce...ecco che nasce il cosiddetto Ddl Levi-Prodi (legge anti-blog, legge anti-informazione)!
Basta ai condoni e all'ICI così tanto criticati da Pieraccioni....si fa la legge Alfano!
Siamo nel G8, l'era della globalizzazione... ma un bel muro prima di Roma alla Lega non dispiacerebbe mica?!
Ma che brutta immagine dà la sporcizia di Napoli...semplice, inceneriamola!
Le carceri sono troppo piene...semplice, apriamole!
L'istruzione non funziona...semplice tagliamole i fondi!
L'acqua è sempre più un bene prezioso...semplice, privatizziamola!
Troppa informazione, rende meno ignoranti...lasciamo i giornali e le tv ai partiti che sicuramente informeranno in maniera oggettiva!
L'Italia ripudia la guerra...ma onora i caduti in Afghanistan!
Come si fa ad andare avanti nei prossimi anni con queste risorse energetiche..facciamo un progetto nucleare pronto per il 2030 (in Italia....2050!).
Basta con i fannulloni, spreco dello stato...nel tempo libero i dipendenti statali, a spese del cittadino, possono fare come il loro Premier:"...non essere dei Santi..."
Ora si capisce perchè possono "far politica" anche Luxuria, Cicciolina, Flavia Vento, Calderoli, Capezzone, Fassino, Mastella...?Non è poi così difficile...
Non ci dobbiamo però buttare giù perchè in fondo a noi italiani piace vivere in questo Paese.Tutti a criticare, ma alla fine basta fare un po' di rumore e rimanere tutti come siamo. Ci sono però dei lumicini di speranza che ancora mi rendono fiero di vivere qua, poiché in realtà siamo tra i pochi in grado di emozionare:

Grillo porta milioni di giovani nelle Piazze a protestare e in rete a discutere su come cambiare una politica vecchia! (http://www.beppegrillo.it)
La lotta contro la mafia (quindi anche contro parte del nostro governo: destra, sinistra e limbo) viene portata avanti da scrittori e giovani come noi (http://www.ammazzatecitutti.org)
Siamo un Paese che, con numerosi volontari che partono ogni giorno, non ha mai lasciato soli dei concittadini che hanno subito dei disastri naturali!
Stanno nascendo moltissime liste civiche sotto i 30 anni di età e numerosi meetup locali che affiancano il lavoro dei rispettivi comuni e province.
La rete non è stata e non sarà mai fermata perchè è l'unico elemento democratico a non poter essere nelle mani delle poltrone.
Potrei andare avanti per pagine e pagine, ma essendo il mio primo post, preferisco aver lanciato dei piccoli segnali a tutti voi: "Siamo un Paese in leggera contraddizione"...
Dopo questa riflessione generale spero che insieme a me avrete la voglia di approfondire certi argomenti e discuterne insieme, altrimenti non potranno che rimanere soltanto chiacchiere da bar!
Giovanni
Ci leggeremo presto quindi.
RispondiEliminaUn saluto, buon inizio (un blog è impegnativo, scrivere qualcosa che non sono quattro chiacchere da bar lo è ancora di più).
Blogger
Contraccambio il saluto e non perdo occasione per sottolineare che per evitare il blog-circolo arci c'è bisogno della partecipazione di molti!
RispondiEliminaIl tuo interesse finora è infatti molto apprezzato.
Mirko
Tutto molto giusto e condivisibile, e tanto per rincarare la dose sul "mai dire fine" al peggio, non sono d'accordo su questa parte:
RispondiElimina"Siamo un Paese che, con numerosi volontari che partono ogni giorno, non ha mai lasciato soli dei concittadini che hanno subito dei disastri naturali!"
Questo oggettivamente è vero, ma l'abbiamo sempre fatto con una mentalità molto "catto-buonista": voglio dire che, ad esempio nell'occasione del terremoto in Abruzzo, su tutti gli enti televisivi, ma non solo, a qualsiasi ora, indipendentemente dal tipo di trasmissione, qualcuno si sentiva "obbligato" a "esprimere condoglianze" ecc ecc per i morti dell'Abruzzo con le solite frasi fatte.
Questo cosa significa? Una possibile interpretazione psicologica è che noi tendiamo a farlo per mostrarci buoni agli occhi degli altri. Per fare in modo che si pensi che, si, gli italiani sono un po' furbetti, ma quando si tratta di cose serie, ecco che viene fuori la sensibilità profonda bla bla...
Sciacallaggio mediatico.
Naturalmente questo mio discorso è una generalizzazione di un tipo di mentalità che non approvo, e prescinde da qualsiasi caso personale. (non vorrei ritrovarmi con gli amici dei morti che mi scrivono: "tu cosa ne sai di questo e di quello non puoi capire mostro ecc...")
Se per quanto riguarda le istituzioni e i mass-media do perfettamente ragione ad Alessio, non sono d'accordo però per quanto riguarda la gente comune: conosco e ho sentito parlare di persone che son partite da sole, che hanno mangiato un panino al giorno per darsi da fare in quelle zone, di uomini che hanno deciso di passare le proprie ferie a servizio dei terremotati. Non erano obbligati...non avevano un secondo fine..non l'hanno fatto per la gloria!Inoltre in altre occasioni, regioni come la Lombardia, tra le più ricche, tra le più berlusconiane o leghiste se si può dire, si sono dimostrate tra le più solidali...insomma io voglio credere ancora che l'animo italiano sia di valore (forse grazie anche a una mentalità catto-buonista) e che solo una mirata politica volta alla disinformazione e all'ignoranza ci porti a essere un paese da cui molti vorrebbero scappare...
RispondiEliminaGiovanni