giovedì 24 settembre 2009

Il futuro dimenticato




Esportare la democrazia sarebbe bello. Si potrebbe pensare che così sia accaduto quando gli americani entrarono in italia e il popolo li accolse come portatori di libertà. Perchè così non và in tutto il mondo? Perchè in Iraq no? E in Afghanistan dove addirittura ci sono forze internazionali? Forse un problema è la fiducia della gente che, mentre in italia nel '44 era tutta rivolta all'America ricca e libera, adesso gli afghani ad esempio si fidano poco di una nazione che ha prima finanziato un governo (i talebeni appunto) e poi gli ha dichiarato guerra. In un intervista sul giornale "Leggo", il generale italiano Del Vecchio dichiara che ad ogni bomba che uccide un civile si deve ricominciare da capo a riconquistare il consenso. Pensare invece che in italia caddero migliaia di bombe americane in più e il consenso non diminuì mai.
L'obiettivo dei paesi ricchi deve essere di riuscire a non dimenticare nessun luogo sulla terra. Ogni posto lasciato a se stesso, raggirato (vedi Afghanistan e Iraq) e sfruttato non è solo un luogo dove i principi primi delle nazioni civili vengono annullati ma un luogo dove si prepara odio e si creano terreni fertili per guerre, emigrazioni di massa e dittatori sanguinari. Ignorare questo significa ignorare il futuro.
Certo, vedere soldati italiani morire non piace a nessuno. Piace molto meno vedere il popolo afghano soffrire la guerra ininterrotta dal 1979 (anno in cui l'URSS invade il paese) e sapere che gli unici che dovrebbero pagare per questo, ovvero quelli che hanno pensato solo all'oggi ignorando completamente il domani, non pagheranno mai.

3 commenti:

  1. complimenti davvero un bell'articolo

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  2. «L'obiettivo dei paesi ricchi deve essere di riuscire a non dimenticare nessun luogo sulla terra»

    Invece dovrebbero dimenticarseli tutti. Se non lo fanno è perché i paesi ricchi hanno bisogno delle risorse altrui, da soli non potrebbero mai fare. È così dal 1492.

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  3. In realtà anche molto prima: l'impero romano non è certo nato per esportare la democrazia, ma ha avuto i suoi effetti positivi sui popoli conquistati e certamente oppressi.
    Non vedo i paesi occidentali come dei babbi natali del mondo ma come inevitabili predatori che se però dotati di una intelligenza politica e sociale possono nel loro agire interessato avere buoni effetti su chi è più indietro.
    Gli esempi non mancano nella storia, uno è il fatto che siamo qui a scrivere su un blog e non a marciare e cantare

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