venerdì 18 settembre 2009

Quando si fa il bagno?


Questa settimana è stata caratterizzata da un pentito della mafia ( Francesco Fonti ) che, come saprete, avrebbe confessato vari luoghi del mar Tirreno in prevalenza dove la 'ndangheta ha affondato numerose navi ripiene di scorie tossiche e forse anche radioattive. Siamo un popolo molto creativo ma stavolta non abbiamo inventato noi questa moda: molto meno clamore hanno fatto i morti e gli intossicati Africani che si sono visti rifilare sostanze inquinanti nei dintorni di Abidjan, la capitale della Costa d'Avorio, da parte di Trafigura, una società petrolifera britannica.
Come nel meraviglioso film, Erin Brockovich, da vedere assolutamente, la compagnia ha per prima cosa rinnegato tutto, diffidando qualsiasi media per le insinuazioni, per poi tentare di comprare il silenzio delle persone con un compenso economico.
Tutto questo si è venuto a sapere grazie all'intercettazioni di e-mail interne all'azienda, pubblicate da Guardian. Amnesty International, insieme a Greenpeace, hanno già dato corso ad un'azione legale.
Non è il numero di morti a dover rimanere impresso, ma il motivo per cui si arriva a tutto questo: trattare il petrolio con una sostanza altamente inquinante e poco costosa, il causting washing, vietato nella maggior parte dei Paesi, per poi smaltire illegalmente i pericolosi scarti di lavorazione in un continente dimenticato dal mondo. Quanto vale una vita umana?!Qualche centesimo?!Chiaramente dipende quale vita...
E se tutto questo accade in Gran Bretannia, di quanto dobbiamo immaginare sia più grande il giro di affari in un Paese caratterizzato dalla Mafia?!
Menomale c'è l'Africa, chissà se c'è stata buttata anche tutta la spazzatura di Napoli... ?!

Ringrazio Dario per aver fornito le fonti di questo articolo

Giovanni

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