domenica 13 settembre 2009

Dalla Libia con amore

Visto che le notizie italiane degli ultimi giorni già ci tengano abbastanza impegnati (tra ritorni di fiamma, verde, tra Bossi e la padania e navi radioattive che magicamente riaffiorano dai mari calabresi) oggi vorrei raccontarvi una storia che viene dalla Svizzera, e che arriva fino in Libia.
Il 15 luglio 2008 la polizia elvetica arresta a Ginevra il figlio di Gheddafi e la moglie (incinta) con le accuse di maltrattamento di due domestici di un hotel. Il giorno dopo vengono rilasciati sotto cauzione. Il breve pernottamento del figlio (e del futuro nipote) in cella però proprio non va giù al Colonnello libico, che annienta ogni rapporto diplomatico con la Svizzera e chiude i rubinetti del petrolio. Ancora non ho capito quanto effettivamente sia stato ingiusto l'arresto di Gheddafi Jr., fatto sta che il presidente svizzero Hans-Rudolf Merz prima si lancia prima in tiepide scuse, poi in umilianti richieste di "perdono". Non è solo il freddo che fa paura alla Confederazione, è infatti da più di un anno che due cittadini svizzeri sono in arresto nella galere di Tripoli sotto l'accusa di aver violato disposizioni su immigrazione e soggiorno.

Ma non è finita, è infatti il turno della Libia alla presidenza dell'ONU, e Gheddafi senior ha già dichiarato più di una volta che il prossimo 15 settembre, giorno dell'assemblea generale della Nazioni Unite, chiederà lo smembramento della Svizzera facendo si che Italia, Francia e Germania si prendano le loro rispettive parti.
Insomma, è possibile che la Libia presieda l'ONU, quando non rispetta i diritti umani e quella di sovranità di una nazione? E cosa sta facendo l'ONU, per quei poveri "ostaggi"?
Questa vicenda comica assume caratteri grotteschi se si pensa che per uno sciocco incidente diplomatico due persone sono in un carcere Libico da più di un anno, senza nessuna colpa e senza nemmeno la prospettiva di esser lasciati a breve.

Fioretto per il prossimo anno: ogni tanto fermatevi a pensare "la nazione che presiede l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha come presidente Gheddafi, un uomo capace di tutto quello che ho letto nel blog maidirefine, e molto altro."

Mirko

5 commenti:

  1. Una precisazione: la proposta di smembramento della Svizzera non è stata neanche presa in considerazione, un segretario di Ban Ki Moon ha precisato la settimana scorsa che la proposta è inaccettabile e che non è neanche un atto dell'assemblea.

    Cmq questo genere di notizie si possono accogliere in due modi: o con il sorriso sulle labbra, riconoscendo che non bisogna tenere conto delle parole di questo pazzo, oppure irosamente, come hanno fatto alcuni svizzeri che hanno proposto di dichiarare guerra alla Libia.

    In questa storia chi ci sta rimettendo veramente, per colpa dell'eccentricità del dittatore o forse per l'orgoglio delle autorità ginevrine (che proteggono le forze di polizia), sono due poveri innocenti che hanno passato più 400 giorni in un carcere libico.

    Elia

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  2. Questo spam e' davvero poco ben accetto. A prescindere dai vostri contenuti.

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  3. Tecnicamente lo spam è un'altra cosa. Abbiamo scelto personalmente dei contatti che pensavamo potessero essere interessati e che ci avrebbero potuto aiutare a far maturare questo nuovo progetto...probabilmente ci è sfuggito qualche indirizzo e-mail che non ci incastra niente con tutto ciò. Peccato, ci dispiace...

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  4. C'e' una cosa che non ho capito: se Gheddafi chiude il petrolio, perche' la Confederazione dovrebbe aver paura del freddo? Forse era il metano...?

    Per come la vedo io, l'ONU dovrebbe servire proprio a evitare questo tipo di abusi da parte di dittatoricoli locali, e mi secca proprio che debba far finta di considerare serie le uscite di Gheddafi.
    Tuttavia io eviterei azioni di forza, potrebbero servire da canale neocolonialista per qualcuno.

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  5. @ Elia: Grazie delle precisazioni, mi raccomando, appena sai qualcosa di nuovo sulla questione informaci!

    @ anonimo: condividendo le scuse postate dal mio collega, ci tengo però a precisare che quest'ultima mail aveva proprio lo scopo di creare una lista precisa di persone interessate a ricevere la nostra news letter (erroreamente chiamata mailing list). Ora che stiamo ingranando possiamo cercare nuove modalità "pubblicitarie".
    Mantenere l'anonimato non è certo però il miglior modo per evitare che queste cose ricapitino, se giustamente non vuole più ricevere alcuna nostra comunicazione, ci faccia sapere a chi non dobbiamo mandarla.

    Spero apprezzi l'idea e i contenuti di questo blog.

    @ Alessio: è il petrolio (che in parte dovrebbe continuare ad arrivare alla Svizzera tramite navi ne elvetiche ne libiche) ho solo cercato di fare una battuta, non riuscendoci :P

    Mirko - staff maidirefine

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