venerdì 25 settembre 2009

Il mercato feudale


Com'era bello quando a scuola studiavamo il feudalesimo: c'era il Signore che, in cambio di piccolissimi favori che consistevano in giornate intere gratuite di lavoro, assicuravano legalità e sicurezza nei propri territori. Era comunque un tipo di schiavitù..un po' più cortese!
Era bello perchè lo studiavamo a storia, ci sembrava lontano, era cultura...e oggi?
Oggi non c'è il feudalesimo, ma il lavoro nero è ancora meglio!
Sentiamo e vediamo numerosi clandestini che arrivano nel nostro Paese. C'è chi predica l'accoglienza e l'integrazione, chi invece vorrebbe delle misure stringenti e infine chi sostiene che senza gli immigrati molti lavori scomparirebbero. Tutto giusto, tutto opinabile...ma il tema non è l'immigrazione! Lo spunto di riflessione è la schiavitù del clandestino, causata purtroppo dai nostri cari concittadini.
Sono problemi noti a tutti, ma di rado ci si ferma a pensare alle modalità del lavoro nero:
nella nostra cara Italia Meridionale, i clandestini si ritrovano la mattina nelle piazze per essere caricati ogni giorno da chiunque ne abbia bisogno e portati nei campi a lavorare fino a sera per un salario dai 20 ai 40 euro giornalieri (se il Capo si è alzato bene). La sera vengono riportati in paese e via...Può essere un impiego orario, giornaliero, stagionale...basta saperlo, poi non rimane che cambiare piazza!Non si chiede il nome, nè l'età. Se a qualcuno serve un nero, va al "mercato" e lo compra. Tanti uomini lì, in piazza, immagino con un bel sorriso, pronti a esser caricati! Il Caporale Siciliano, il Signore del feudo...la differenza? Che almeno nel feudo si conoscevano i lavoratori e si lavorava per la propria dignità, per la sicurezza familiare. Nel 2009...si torna indietro!
La percentuale di lavoro nero è preoccupante: secondo le stime della Cgil sono circa un milione i lavoratori irregolari in agricoltura e rappresentano un quarto dell`economia informale.
Ancora più preoccupante però, nel mio modo di vedere, è il valore della vita umana che anche noi Italiani del XX secolo concepiamo in questo modo.

Consiglio la lettura dell'articolo di "terre libere", in cui vi sono alcuni commenti di lavoratori clandestini.

Giovanni

1 commento:

  1. le testimonianze sono sempre quelle che fanno capire meglio i problemi..comunque penso che sia facile dire il principio morale(come è scritto nell' articolo del link, ossia incentivare i lavoratori regolari e punire i datori di lavoro che usano persone che lavorano a nero..), ma non è altrettanto facile applicarlo in un mondo in cui il denaro viene messo al primo posto e scavalca troppo spesso qualsiasi più scontato diritto dell' uomo.. Io, di fronte a queste cose, tutte le volte continuo a chiedermi come sia possibile che alcuni uomini considerino un altro essere umano(in questo caso diverso solamente nel colore della pelle) diverso da loro stessi.. chissà se prima o poi qualcuno mi aiuterà a capirlo..

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