

Tremonti vuole il posto fisso. La cosa in realtà non dovrebbe stupire chi ha letto il suo libro uscito l' anno passato con il titolo "La paura, e la speranza". Il professore, dopo il primo agghiacciante capitolo (la paura appunto) in cui sviscera (a mio parere tuttavia in modo corretto e completo) i problemi e le ipocrisie del mercato globale e le cause sull' economia e sul benessere, passa alla speranza: un misto di idee di stampo pretamente conservatore e cattolico nella forma più bigotta e tradizionalista. Il rimedio principale sembra essere il focolare domestico e la donna che acquista una vangata di biscotti al figlioletto. Innovazione, leggi di commercio eque e tasse su paesi che producono con forza lavoro a basso costo sembrano essere idee da Collettivi Studenteschi.
C' è invece chi al posto fisso manco ci pensa o almeno così ha fatto fino ad oggi: la Danimarca. Il verde e fresco paese negli anni '90 ha inaugurato la "flexisicurezza" (Le Monde Dimplomatique - ottobre). Il datore di lavoro infatti, così come il collega americano o britannico, può licenziare senza indennità o problemi di sorta un suo dipendente. Questo ha tuttavia la garanzia di quattro anni coperti da indennità statali di disoccupazione, e soprattutto la certezza di trovare di nuovo lavoro di lì a breve. A due anni dall'attuazione i disoccupati schizzano da 300 mila unità a 47 mila!
Si sà, la crisi però arriva anche a Copenaghen e i disoccupati salgono a 107 mila, i soldi cominciano a scarseggiare e molti ora premono per allentare i sussidi sociali e aumentare le tasse (l' Iva è al 25 % che spesso si va a sommare alle "tasse verdi", ovvero su tutto ciò che produce anidride carbonica !).
Senza trascurare che un paese con 5 milioni di abitanti è molto difficilmente associabile all' italia sia per numeri, sia per storia e mentalità, vediamo anche che il modello non è perfetto e si poggia su basi che possono cedere.
Tuttavia a mio parere tutto questo ci può insegnare che anche i nostri stessi dogmi o consapevolezze (chi in italia che non sia un mafioso o un industriale di alto calibro non parla del posto fisso?) possono essere messe almeno in parte in discussione.
O forse ci può far solo sognare un luogo dove le decisoni politiche sembrano essere prima riflettute.
Facesse un pochino meno freddo lassù...
RispondiEliminaMha d'altronde, ti rendi conto quanto è impegnativo studiare un modello sociale ed economico funzionante, e cercare di adattarlo ad un paese completamente diverso? Fuori di testa.. l'unico poveretto che c'ha provato è stato Veltroni quando in campagna elettorale per le primarie ha copiato lo "Yes, we can" di Obama... di più non è riuscito a fare.
Ma poi alla fine, che c'è di male ad esser una società bigotta, retrogada e instabile? Niente. Poi abbiamo un sacco di cose belle: il sole, il caffè, premier simpatici e case costruite in vera sabbia marina.. uno spasso!
Mirko -staffmaidirefine-