venerdì 31 luglio 2009

In che mani siamo? Non lo sappiamo...

Giusto poco tempo fa abbiamo parlato di riuso... un problema ben più grave però è l'uso! Mi spiego meglio, anzi le opere incompiute, mai iniziate o mal gestite del nostro Paese si spiegano da sole! Chi amministra i nostri soldi? Ne fa buon uso? Ha una vaga idea della responsabilità che incarna? Ha una formazione idonea?

Una di queste sere mi è capitato di trovarmi a osservare un'opera naturalistica che un comune come quello di Pontedera (provincia di Pisa) aveva brillantemente offerto ai propri cittadini. Si tratta di un laghetto molto tranquillo, accompagnato da animali e vegetazione, contornato da un passamano in legno e un sentiero battuto per passeggiare serenamente tra la natura. Inoltre un serie di lampioni con luce soffusa e delle panchine ben messe lungo il sentiero mi avevano quasi fatto credere che stavolta avrei assistito a un bel lavoro......Un bel progetto, un bel finanziamento per la sua realizzazione, uno sforzo apprezzabile! Avevo vicino uno di quei posti che, se mi fossi trovato all'estero, avrei detto come tutti : "se ci fosse anche dalle mie parti..."! Non mi dire che l'avevo a due passi e non me n'ero accorto? No! Infatti, non c'era! O meglio, c'era...peccato che l'erba non fosse stata tagliata credo dal Medioevo, del lago si sentiva solo il suono e l'odore in alcuni punti era quasi delirante. Per il resto era tutto come vi ho descritto...semplicemente il posto è impraticabile! Della serie... ancora una volta i drogati fanno ohhh!!! Un po' come tutti gli altri parchi che abbiamo nelle nostre città: non ci andrei mai di notte! Eppure sarebbero posti magnifici che magari d'estate andiamo a cercare all'estero spendendo migliaia di euro!
Sperando di dormirci su, la mattina mi sveglio e sento che un ospedale ad Agrigento viene chiuso perchè costruito con materiali scadenti e quindi pericoloso! Cavolo è un ospedale, c'è gente che si deve curare! Quanti soldi buttiamo via se viene chiuso? Tra quanto ne aprirà un altro? Vabbè, possiamo anche darla come ultima notizia tanto non fa ascolto!

Sono solo piccoli esempi giusto per non parlare di luoghi comuni. Mi informo un secondo e mi appaiono, chiaramente sulla Rete, centinaia di altri casi simili: 10 anni per costruire questo, 20 per quest'altro, preventivo originale triplicato, progetto lasciato a metà ecc.. Stranamente o chiaramente come preferite, la maggior parte nel Sud, dove l'omertà fa da padrona, dove viene inviato tutto ciò che il popolo non deve sapere.
E allora mi chiedo se il cittadino, una volta che ha sotto gli occhi il mal utilizzo dei propri soldi, può chiedere delucidazioni? Chi è il responsabile? Il comune ti manda alla Provincia, che delega alla Regione, che a sua volta scarica il barile al governo precedente!
Troppa burocrazia?
Forse troppi incompetenti, che mai usciranno alla luce del sole perchè la
meritocrazia in Italia non esiste e non sembra nemmeno nascere!
Come uscirne?Sicuramente non con il riformismo nauseabondo o con battaglie parlamentari...perchè a nessuno in fondo conviene esporsi troppo in una logica di partito! Basta che ogni tanto Striscia la Notizia mandi qualche servizio per avere la coscienza apposto!
Credo tuttavia che l'Italia non si meriti tutto questo e, prima o poi, l'opinione pubblica potrà avere la meglio su una generazione che ha imbavagliato l'informazione per far regredire il Paese legalmente!

Giovanni

giovedì 30 luglio 2009

Meritocrazia si, meritocrazia no


Durante la rivoluzione francese la meritocrazia era acclamata a gran voce dai rivoluzionari, stanchi di vedere quelle che oggi chiameremmo "poltrone" (al tempo erano pure più comode) in mano ai soliti idioti capitati lì per titoli o per parentele varie. Oggi la meritocrazia di chi è ? Sembrerebbe di destra: vedi l'America, dove , così dicono, se non fai non hai, oppure vedi Brunetta, vedi Gelmini. Prendiamo la scuola: guardando i telegiornali sembrerebbe proprio che i prossimi anni decreteranno la fine dei bulli, dei cretini , insomma di tutta quella marmaglia che attanaglia la scuola da anni. Che bello no? Però non sorge la domanda "perchè così tanti scemi nelle scuole, in particolare nei licei?". Del resto se uno non va' a scuola dove va'? Va' a lavorare...lavorare...? Chi sceglie il lavoro o comunque un indirizzo di studi tecnico sembra essere un rifiuto della società. L'istituto tecnico è assimilato ad un centro recupero tossicodipendenti. Il merito di chi non sceglie il succhia succhia ai genitorie di chi è consapevole di non avere la volontà di studiare ma quella di fare è del tutto sconosciuto. Molto più riconosciuto il merito di chi esce dalle scuole private che , per ragioni a me poco note devo dire, continuano a fatturare e a ricevere finanziamenti statali nonostante la preparazione ridicola e ,oserei dire, pericolosa che elargiscono.
Cosa ne direbbe il Direttorio? Si stava meglio quando si stava peggio....

jacopo

lunedì 27 luglio 2009

Il riuso per un riciclaggio più sostenibile


Il riciclaggio sta diventando una pratica sempre più utilizzata in Italia, i dati sono favorevoli e, nonostante il "bel paese" sia sempre indietro rispetto a molte nazioni europee, i progressi ci sono. Bene, spero non vi sembri strano se ora voglio sminuire un pò il mito del riciclaggio.

E' opinione comune che riciclare sia uno dei maggiori metodi per contrastare l'inquinamento e gli sprechi energetici che la società di oggi ci propone. Esso in realtà è solo un mezzo che gestisce il rifiuto (ovvero lo status che l'oggetto prende una volte che viene gettato), ma che alla fine non risolve completamente il problema alla radice.. la produzione di rifiuti. C'è bisogno di porre la nostra attenzione anche al prima, quando l'oggetto non ancora un rifiuto ma un qualcosa che sta per essere buttato. Il reimpiego è l'altra grande filosofia che si deve affiancare al riciclaggio! Il riciclaggio alla fine costa e non sempre è vantaggioso anche come rapporto energia impiegata/materia ricavata, inoltre tende a "giustificare" la nostra mania consumistica -lo compro, tanto poi lo riciclo-

Ecco perchè la filosofia del riuso deve anch'essa entrare nelle nostre case, comprare meno e cercare di utilizzare nuovamente quello che si ha; così facendo si può dare un aiuto in più all'ambiente, evitando sia l'energia e i costi per la produzione di oggetti sia l'energia e i costi per lo smaltimento. L'esempio più utilizzato è quello delle bottiglie di vetro, che dopo un processo di pulizia possono di nuovo essere immesse nel mercato per acqua, latte olio ecc ecc..

Ma anche nel nostro piccolo è bene praticare il reimpiego. Pensateci bene prima di fare un acquisto e pensateci bene prima di gettarlo! Mi può tornare utile in qualche modo? Può tornare utile a qualcun'altro?


Diversi link per informazioni su riciclaggio e reimpiego


Riuso e riciclo


Genitronsviluppo (ottimo sito, da spulciare e consultare spesso)


Quando tutto questo diventerà una realtà comune?


Cassonetti interrati, nuova frontiera per le città

Cassonetti interrati, nuova frontiera per le città 2


Mirko

giovedì 23 luglio 2009

In leggera contraddizione

In molti si sono incuriositi per il nome di questo blog...Maidirefine?!Perchè?
Tale scelta è stata fatta per rispecchiare lo stato d'animo in cui la nostra Italia si ritrova...

Quando le cose vanno male, ma davvero male, si potrebbe dire...sarà la fine?!Non ne usciremo mai!
Oppure quando la ruota della fortuna non gira per il verso giusto, quando tutte le situazioni sembrano sfavorevoli si potrebbe dire... sarà la fine?!Ora magari possiamo ripartire?!
Alcune cose non tornano molto, non hanno proprio il massimo della logica,altre sfiorano la spettacolarità, ed ecco che siamo spesso a lottare tra speranza e sconforto:

Berlusconi perde le elezioni, la sinistra governa.....come prima cosa fa l'indulto!
L'era di Internet sta nascendo, l'informazione sulla rete fiorisce...ecco che nasce il cosiddetto Ddl Levi-Prodi (legge anti-blog, legge anti-informazione)!
Basta ai condoni e all'ICI così tanto criticati da Pieraccioni....si fa la legge Alfano!
Siamo nel G8, l'era della globalizzazione... ma un bel muro prima di Roma alla Lega non dispiacerebbe mica?!
Ma che brutta immagine dà la sporcizia di Napoli...semplice, inceneriamola!
Le carceri sono troppo piene...semplice, apriamole!
L'istruzione non funziona...semplice tagliamole i fondi!
L'acqua è sempre più un bene prezioso...semplice, privatizziamola!
Troppa informazione, rende meno ignoranti...lasciamo i giornali e le tv ai partiti che sicuramente informeranno in maniera oggettiva!
L'Italia ripudia la guerra...ma onora i caduti in Afghanistan!
Come si fa ad andare avanti nei prossimi anni con queste risorse energetiche..facciamo un progetto nucleare pronto per il 2030 (in Italia....2050!).
Basta con i fannulloni, spreco dello stato...nel tempo libero i dipendenti statali, a spese del cittadino, possono fare come il loro Premier:"...non essere dei Santi..."
Ora si capisce perchè possono "far politica" anche Luxuria, Cicciolina, Flavia Vento, Calderoli, Capezzone, Fassino, Mastella...?Non è poi così difficile...

Non ci dobbiamo però buttare giù perchè in fondo a noi italiani piace vivere in questo Paese.Tutti a criticare, ma alla fine basta fare un po' di rumore e rimanere tutti come siamo. Ci sono però dei lumicini di speranza che ancora mi rendono fiero di vivere qua, poiché in realtà siamo tra i pochi in grado di emozionare:

Grillo porta milioni di giovani nelle Piazze a protestare e in rete a discutere su come cambiare una politica vecchia! (http://www.beppegrillo.it)
La lotta contro la mafia (quindi anche contro parte del nostro governo: destra, sinistra e limbo) viene portata avanti da scrittori e giovani come noi (http://www.ammazzatecitutti.org)
Siamo un Paese che, con numerosi volontari che partono ogni giorno, non ha mai lasciato soli dei concittadini che hanno subito dei disastri naturali!
Stanno nascendo moltissime liste civiche sotto i 30 anni di età e numerosi meetup locali che affiancano il lavoro dei rispettivi comuni e province.
La rete non è stata e non sarà mai fermata perchè è l'unico elemento democratico a non poter essere nelle mani delle poltrone.


Potrei andare avanti per pagine e pagine, ma essendo il mio primo post, preferisco aver lanciato dei piccoli segnali a tutti voi: "Siamo un Paese in leggera contraddizione"...
Dopo questa riflessione generale spero che insieme a me avrete la voglia di approfondire certi argomenti e discuterne insieme, altrimenti non potranno che rimanere soltanto chiacchiere da bar!

Giovanni

mercoledì 22 luglio 2009

Problemi di oggi e problemi di domani


La domanda che vi faccio è datata: "Meglio un uovo oggi o una gallina domani?"
L'affamato sceglierà l'uovo perchè non sa se arriva a domani, quello messo meglio invece forse dirà la gallina.
Se oggi andate su Repubblica.it si trova come primo articolo un bel titolone con la foto della D'Addario in assetto di acchiappo: si parla infatti dei nuovi video trovati, delle nuove dichiarazioni fatte ecc ecc... Proseguendo sempre in prima pagina si legge invece l'allarme sulla disoccupazione attesa al 9%, su i licenziamenti nelle scuole pubbliche e altro ancora. Insomma, i problemi di oggi: problemi che parecchi italiani si trovano ad affrontare faccia a faccia nel quotidiano.
Andiamo invece nella sezione ambiente: Sentiamo parlare del fatidico riscaldamento globale, delle profezie sull'aumento di 9 gradi di media globale, delle carestie, malattie che ne deriverebbero. Beh dite se questo non è un problema di domani. Mica vi è solo questo: l'esaurimento delle risorse, la perdita del suolo coltivabile minacciano di colpire paesi già sottosviluppati che diverrebbero così sorgenti di terrorismo, guerre, immigrazioni di massa.
E allora vi ripongo la domanda: meglio l'uovo o la gallina? È così difficile per l'affamato pensare al domani e d'altro canto pensare che del domani nulla si sa e che tutto si vedrà. Pensiamoci bene: saremmo pronti a soffrire la fame una notte quando un bell'uovo ci aspetta? La politica dovrebbe essere esperta, dovrebbe sapere cosa sta facendo e come questo ricadrà sul futuro nostro e e di chi verrà, ma perchè allora se ne parla così poco? Sarà perchè sanno bene quel che fanno e vogliono farci dormire sonni tranquilli dopo una bella scorpacciata di uova al tegamino...

un link per il domani :

lunedì 20 luglio 2009

Il primo secondo uomo sulla luna.

Oggi 20 luglio 2009 si celebrano i 40 anni dalla "conquista" lunare da parte degli Stati Uniti o, se vogliamo, dell'intera umanità. Da giorni televisioni, giornali e riviste ci documentano e ci fanno rivivere i momenti storici in cui Neil Alden Armstrong mosse i primi passi sulla luna, seguito pochi istanti dopo da Buzz Aldrin, il primo secondo uomo ad andare sulla luna. Quanti di voi, magari profani dell'argomento, conoscevano questo nome prima di questi giorni d' intensiva informazione? Quanti si sarebbero voluti chiamare Armstrong invece che Aldrin? Credo pochi, me compreso. Rinunciare ad entrare oltre che nei libri di storia, nella memoria collettiva, rinunciare all'eterna fama.. perchè?
Negli ultimi giorni un paio di avvenimenti mi hanno fatto ragionare sulla concezione del "secondo": il libro "Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?" di J. Harstad e la lettura del blog di Paolo Attivissimo (per capirsi quello delle antibufale) grande appassionato dell'allunaggio e di Aldrin in particolare.

La lettura del libro del giovane autore norvegese è particolarmente illuminante.. è talmente tanto raro sentir il desiderio di essere in ombra, che leggere un libro in cui il protagonista desidera proprio questo fa strano. E fa pensare. E' così scontato voler essere sempre al centro dell'attenzione, essere sempre i primi? Per me fino ad ora si.. egocentrico e competitivo di natura, l'ipotesi di un secondo eterno posto mi fa un pò rabbrividire. Ma quanto tutto questo è effettivamente parte del mio o del vostro carattere, e quanto è invece figlio di una cultura che ci vuole sempre vincenti, perfetti e presenti? Una cultura spesso televisiva, che fin da piccoli ha fatto si che tutti i nostri eroi e punti di riferimento fossero sempre "i primi" e mai "i secondi"..
Non credo che la mia visione della vita cambierà. Non credo che la ricerca di approvazione e successo (in diverse forme) che io, come molti di voi, cercano, si attenuerà o scomparirà dopo aver letto quel libro o questo post.. però credo che valga la pena rifletterci, valga la pena rendersi conto che l'arrivismo infaticabile che contrassegna le nostre vite, a volte le rende solo più stressanti e nervose, andando a porre un velo grigio su momenti altrimenti bellissimi della nostra esistenza. Ripeto, lungi da me il voler essere retorico, penso solo che ogni tanto convenga fermarsi a riflettere, magari leggendosi un bel libro. Magari pensando che Aldrin vale quanto Armstrong e quanto Collins, colui che nella missione Apollo 11 rimase in orbita in torno alla Luna mentre i due pionieri erano avvolti da una "magnifica desolazione".

Permettetemi quindi di chiudere questo post volendo ricordare che ieri, 19 Luglio, ricorrevano 17 anni dall'attentato che portò alla morte di Paolo Borsellino. Evento ieri poco ricordato dai media e dalle istituzioni, offuscato dalle polemiche, che vide venir ucciso non solo una delle figure più importanti della recente storia italiana, ma anche la sua scorta, vittime spesso in ombra, in disparte, il cui ruolo non era stare sotto i riflettori ma difendere chi si era preso l'impegno (e il coraggio) di farlo. La scorta era composta da Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto fu Antonino Vullo.

Mirko

venerdì 17 luglio 2009

Mai dire fine...

Sicuramente vi sarà capitato di mangiare una pizza insieme ai vostri amici, ma avete mai sentito il bisogno di aprire un blog mentre stavate mangiando quella pizza? Ma cosa scrivere su un blog? L'elenco delle migliori pizzerie toscane?!
Noi abbiamo sentito la mancanza di un luogo di ritrovo e di discussione che vada oltre le solite ideologie e preconcetti. Ormai ai giovani è stata avvicinata un'immagine negativa, come coloro che non si interessano più del mondo che li circonda.
E' vero? Forse. Forse però è anche vero che gli stimoli non sono molti.
Siamo informati? Siamo sicuri che quello che ci arriva è tutto ciò che dovremmo sapere?Siamo in grado di analizzare con la nostra mente o ci basta il sentito dire?
Vogliamo aprire questo blog per noi stessi e per chiunque abbia la curiosità di leggerci:
per noi affinchè in un Paese semilibero per quanto riguarda l'informazione, ci potremo sentire attivi e poter dire un domani "io c'ero"; per voi...un'occasione in più per ascoltare e dire la vostra!
Ricordate,un blog senza i suoi lettori non esiste...