lunedì 21 dicembre 2009

Omicidi Legalizzati


Premetto fin da subito di non voler parlare in questo post prenatalizio di un tema come la pena di morte, promettendo di tornare sull'argomento in futuro. Non mi preme in questo momento discutere sui diversi punti di vista che rinnegano o favoreggiano la pena di morte, nè tantomeno ripercorrere la storia di questa cruda realtà mondiale.
Vorrei invece riflettere su cosa comporta per una persona essere condannata alla morte con preavviso, specialmente su una mente minorenne, specialmente quando si ignorano dei trattati internazionali.
E' bene sapere che nel mondo si eseguono delle condanne a morte su reati compiuti da minorenni. Tali reati non significano obbligatoriamente omicidi. I ragazzi di 15,16,17 anni destinato al braccio della morte non sono necessariamente dei serial killer, se non perchè magari non hanno avuto nemmeno il tempo di diventarlo...
Mosleh Zamani è stato impiccato giovedì 17 dicembre 2009 nella prigione di Dizel Abad, a Kermanshah in Iran: Zamani era stato condannato a morte nel 2006, quando aveva 17 anni, per il presunto stupro della fidanzata. Quest'ultima ha inutilmente chiesto che l'impiccagione non avesse luogo, affermando che il rapporto sessuale era stato consensuale. Il giudice della corte d'appello non ha tenuto conto di queste dichiarazioni, affermando che Zamani doveva essere messo a morte "per dare l'esempio" ai giovani iraniani.
Si è trattato almeno della quinta esecuzione di un minorenne al momento del reato in Iran nel corso dell'anno, almeno la 46ma dal 1990.
Sempre in Iran l'esecuzione di Mohammad Reza Haddadi, prevista mercoledì 9 dicembre 2009, è stata sospesa per la quarta volta, anche in questo caso grazie agli sforzi degli avvocati e degli appelli di Amnesty Intenational. Haddadi, condannato a morte nel 2004 per un reato commesso all'età di 15 anni, era stato già a un passo dall'impiccagione il 14 ottobre 2008 e, nel 2009, il 27 maggio e il 16 luglio.
Ora, vogliamo pensare cosa significhi rimandare la propria morte? Vogliamo rabbrividire sul fatto che una persona perde la propria vita per un errore compiuto quando ancora non si è sviluppati?
Questi paesi incivili (compresi Stati molto noti e "Occidentalizzati") non rispettano nemmeno le convenzioni prese con il resto del mondo: esistono dei trattati internazionali che proibiscono la pena di morte per reati compiuti da minorenni. Purtroppo sono solo trattati, in realtà le grande potenze preferiscono stare a guardare, anche perchè non è semplice venire a conoscenza di certi omicidi nè si può ostacolarli così facilmente.
Certe primordialità non hanno ritegno per l'essere umano e giocano sulla vita di ragazzi, colpevoli, ma ragazzi....per non parlare dell'aspetto più tragico della faccenda: non è sempre possibile e presente il beneficio del dubbio?! Con quale facilità si gestisce la vita e la morte di ragazzi che al 99% sono colpevoli ma che all'1% possono aver fatto sesso consensualmente...?!
Personalmente non mi stupisco di nulla, ma provo vergogna per come l'uomo in molti aspetti sia molto vicino alla condizione animale.

Fonte: Amnesty International

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