
Guardare la trave nell'occhio di un altro piuttosto che la pagliuzza nel proprio è un errore che fin dall'antichità ha caratterizzato l'uomo.
A volte però occorre guardare nel giardino del vicino e vedere che non tutto ciò che è al di fuori di noi è oro che brilla...
Fino a poco tempo fa pensavo che la Rete fosse un mezzo molto difficile da controllare, dove la Libertà dell'uomo, di opinione e di pensiero fosse al di sopra di tutto. La possibilità di informarsi, di creare una coscienza personale, dovrebbero essere diritti indiscutibili. In Italia si è cercato tante volte di soffocare la voce di Internet, invano, in Cina (e non solo purtroppo), ci si è riusciti.
Come? Avete presente l'importanza che ha Google (e i motori di ricerca in generale) nella vostra navigazione?Bè..se siete qui a leggere questo post probabilmente site passati nella pagina di Google o gli avete chiesto di cercare questo sito.
Bene un Cinese non lo può fare, a meno che non si ingegni un po.... La repubblica popolare della Cina ha trovato un accordo con Google per mettere dei filtri alle parole da cercare: in pratica non potreste navigare in siti che trattano di Libertà, di sesso, di Tibet, critica comunista, o di altri temi reputati non consoni dal governo locale. Un ragazzo cinese in piena pubertà non può nemmeno diventare cieco davanti allo schermo....
E google ha accettato tali condizioni?! C'è da sapere che le ricerche nella Rete sono tanto più veloci e possibili, quanto i server che ci danno la possibilità di navigare sono "vicini" a noi. Il governo cinese, nega il proprio terreno se non si sta alle regole del Partito. Google quindi si è giustificato nel seguente modo:
«Rimuovere i risultati delle ricerche non è coerente con la missione di Google. Ma non dare alcuna informazione (o mettere a disposizione un servizio scadente) lo è ancora meno».
Una giustificazione opinabile, spinta sicuramente dall'interesse economico, ma non siamo qui a giudicare il comportamente di un ente commerciale. che tra l'altro non è il solo a essere censurato, ma si deve riflettere sulle condizioni a cui il popolo cinese deve sottostare.Un sistema più volte denunciato come Amnesty International e Peace Reporters.
Tuttavia, la mia convinzione che la Rete, la "nostra Rete", non si possa controllare, non è del tutto insensata, infatti basta raggirare la censura per arrivare alle informazioni, come delle parole inglesi, testate giornalistiche straniere, software anti-firewall ecc...
Ma è giusto tutto questo?Bisogna dover lottare per sapere cosa combina il mio Paese? Forse se i cittadini tedeschi degli anni '40 avessero saputo cosa stava succedendo a due passi da casa....forse se i cittadini Italiani sapessero come vengono rappresentati...
La religione è l'oppio del popolo, ma anche l'ignoranza e la disinformazione non scherza...
Una dittatura popolare che fa paura alle soglie del 2010, che ci deve far tenere gli occhi ben aperti!!!
Consiglio la lettura dell'articolo su Corriere della sera e del Punto Informatico
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