lunedì 9 novembre 2009

La tecnologia al servizio dell'uomo..?


In questi giorni mi è capitato di sentire al telegiornale (Rai), per ben due volte, notizie riguardanti l'auto elettrica. Proprio lei, quel manufatto tecnologico a nostro avviso irrealizzabile, una cosa simpatica ma non certamente il futuro dell'auto. Problemi di autonomia, di costi, di distribuzione, insomma, è da tanto che se ne parla, ma siam tutti consapevoli che i nostri figli avranno macchine con il motore a scoppio (anche se ultimamente son risorte voci ottimistiche, ma è tutto da vedere).
I servizi che mi è capitato di sentire però utilizzavano date assai strane..1912.. ehm, come? Cercando un pò in rete ho scoperto che l'auto elettrica nasce tra il 1832 e il1839, e che il primo veicolo a superare i 100 km/h (1899) era elettrico. Nel 1912 gli Stati uniti contavano 20.000 automobili (con velocità media di 32 km/h) e 10.000 autobus e camion elettrici (Encarta 2008). Insomma, non male. Tutto questo è finito nella seconda metà degli anni '30, quando i veicoli a matore a scoppio hanno soppiantato quelli elettrici.

Sono molte le riflessioni che possono venir fuori da questi dati.. come sarebbe oggi il mondo se avessero continuato a sviluppare il motore elettrico? Quali le cause della vittoria del motore a benzina? Le risposte son quasi banali, ma ciò che a mio avviso è interessante è invece soffermarsi a pensare su come gli investimenti tecnologici possono influenzare il nostro futuro. Se si fossero continuate politiche di investimento sulle fibre ottiche iniziate negli anni '90, oggi potremo sfruttare tutte le potenzilità di internet, da youtube alle videoconferenze, grazie ad una banda larga economica ed efficente.
Quanti gli investimenti che sono fatti per il bene della comunità, e quanti per quello dell'economia? Siamo sicuri che i cambiamente tecnologici che ci propongono siano quelli giusti? Il digitale terrestre migliorerà la televisone (e l'informazione)? Iniziare oggi un investimento sul nucleare, in un paese come l'Italia, è una scelta saggia o già vecchia?
Meditiamo...

Mirko

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