venerdì 5 febbraio 2010

Abbasso le Bic


Come avevo annunciato nel mio ultimo post, oggi provo a scrivere qualche mia piccola considerazione personale sul tema del riuso. Si si proprio cose personalissime, che non pretendono di incarnare la verità ne tanto meno di esser la retta via. Piccole provocazioni che spero possano risultare stimolanti e suscitare qualche reazione, anche negativa.

Pensandoci bene non è facile trovare qualcosa che potremmo effettivamente riutilizzare in casa, così da non buttarlo. Il rischio è quello di tenere tutto, pensando "un giorno mi servirà", così da ritrovarsi, dopo qualche tempo, in mezzo alla strada con in mano dei grossi sacchi pieni di ogni cosa, mormorando infamie contro il riuso e chi ne parla.
Una buona tattica è sicuramente comprare meno. Forse un po' semplicista come risoluzione, ma certamente la più logica. Un esempio a cui penso spesso riguarda le penne Bic. Non crediate sia facile parlarne, so cosa mi aspetta... a chi non piacciono le buon vecchie biro? Piccole, pratiche ed economiche... già economiche, ecco la grande falla. Chi di voi perde più di un minuto a cercare una penna Bic persa? Pochi. Ad un penna che costa trenta centesimi gli diamo un valore di trenta centesimi, la teniamo di conto come se fosse trenta centesimi; è indubbio, valorizziamo gli oggetti soprattutto secondo il loro costo.
Le Bic sono state progettate apposta per esser usa e getta, non sono ricaricabili, si rompono facilmente, sono esteticamente poco enfatizzate. Sono dunque una scelta poco sostenibile.
Una scelta invece molto più sostenibile è la penna stilografica: il valore di una penna stilografica non è dato esclusivamente dal costo superiore, il quale ce la fa cercare una mattinata e non un minuto, ma è anche dato dal fatto che la stilo uno se la a comprare, se la va a scegliere, vede i modelli, vede i prezzi, il colore, l'inchiostro, lo spessore..è un oggetto che diventa tuo, personale, unico. Non crediate che questi siano discorsi da materialista, da uno che ama le cose belle, il quale crede che avere un bella penna sia l'unico modo per realizzarsi, perché sbagliereste di grosso: una penna stilografica può durare anche dieci anni, scrive meglio, è ricaricabile, è più bella. Una boccetta di inchiostro media (rigorosamente in vetro) mediamente rifornisce una stilo per due anni.
Usare una stilografica può cambiare il mondo? No. Usare le Bic? Molto meno.

Altro esempio? Le bottiglie dell'acqua. Dai nostri rubinetti esce spesso un'ottima acqua, eppure in moltissimi comprano quella in bottiglia, di plastica ovviamente. Comprare l'acqua al supermercato non solo è un reato ambientale, è pure incredibilmente scomodo: le bottiglie pesano, sono grandi, occupano posto, finiscono, vanno ricomprate, e quando si buttano fanno molto volume, rendendo scomodo anche il loro riciclo. E' un'abitudine sciocca. Vero è che in molte case l'acqua del rubinetto è pesante, calcarea, non buonissima. Spesso è solo questione di abitudine, ma è comunque un ostacolo. Le caraffe con filtro ricaricabile possono dunque essere una soluzione al problema, rendono più leggera e dolce l'acqua, ma non se ne ha un giovamento economico, il costo tra un mese di bottiglie e un mese di filtro è infatti lo stesso. Inoltre con le caraffe è bene star molto dietro al cambio del filtro, il quale trattiene batteri, e se non rinnovato ogni mese-mese e mezzo spesso può diventar pericoloso. Vi consiglio caldamente la lettura di questa pagina del sito Centro Tutela Consumatori Utenti.

Per finire un altro esempio, una semplice fusione tra i due precedenti: le bottigliette dei distributori automatici.
Bere fa bene, ed è quindi bene bere. A scuola, in ufficio, in fabbrica non si può andare ogni ora in bagno e bere dal rubinetto, infatti ci sono i simpatici distributori di bottigliette. Una oggi, una domani, una dopodomani.. una marea di bottigliette che sarebbero tranquillamente sostituibili da una sola, riempibile a casa dal rubinetto. Anche le bottigliette si sa, si perdono, si scordano, hanno poco valore.. seguendo il principio esposto nel primo esempio e comprando una bella bottiglia, o magari una piccola borraccia, si risolverebbe nuovamente il problema.

Questi sono solo tre esempi che possono rendere la nostra vita veramente più sostenibile, evitando non solo lo sconsiderato acquisto di contenitori di plastica inutili (penne, bottiglie) ma anche il riciclo di quest'ultimi che, come abbiamo visto, oggi come oggi porta a poco.

Mirko

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