
Siamo nel periodo natalizio, siamo tutti più buoni, vogliosi di fare tanti regali e riceverne altrettanti.
Tuttavia quest'anno mi sembra di notare più di sempre la corsa a un regalo più…ambizioso!
Credo infatti che sia già iniziata una nuova era.
Mi spiego meglio. Già da qualche mese, nella vita di tutti i giorni, ho notato che si stanno moltiplicando strumenti tecnologici di alto livello e di conseguenza di alto costo.
Si sono moltiplicate le persone che estraggono dal proprio zaino un portatile della Apple oppure un Vaio delle serie di maggior design, le tasche si sono riempite di IPhone, cellulari touchscreen Nokia, Htc, Samsung… o forse sono solo io che ci faccio più caso?!
Poi accendo la tv e, con un po' di attenzione noto il bombardamento continuo che è presente a favore di queste novità.
Infine, giusto per condividere l'esperienze quotidiane, vi sarà capitato di passeggiare per qualche centro commerciale: avete notato il risalto per alcune linee di prodotti come Apple che viene dato a discapito di altri prodotti che fino a poche settimane fa erano al centro del mercato?!Non è cambiato mica niente, il prezzo non si è abbassato drasticamente. E' cambiato solo il punto di vista sulla qualità del prodotto da vendere.
A che serve?Boh..però è bello!
Non discuto la qualità in se per sè, indubbiamente superiore dati i passi da gigante che la tecnologia sta compiendo, però mi fa riflettere l'obiettivo che la società vuole centrare: se la bellezza fin dai tempi primordiali è al centro dell'uomo, madre dei sentimenti più intimi, la tecnologia è figlia solamente dell'ultima generazione. Tuttavia sembra che i tempi siano maturi per un connubio tra i due aspetti… verso un trionfo dell'estetica tecnologica.
Prendiamo, come esempio banale, un qualunque cellulare touchscreen. Chi non lo desidera? Non ci nascondiamo dietro false ipocrisie, sono modelli veramente accattivanti con dietro anni e anni di studio, una tecnologia mozzafiato e un design desiderabile. Eppure siamo ancora indietro rispetto a ciò che ci attende nei prossimi anni: gli sms sono oggettivamente impossibili da scrivere (la vecchia tastiera per ora rimane insostituibile), per i video lo schermo è effettivamente un po' piccolo, così anche per la navigazione su Internet.
Le applicazioni più scaricate sull'AppStore sono semplici videogame, di scarsa grafica, inoltre non abbiamo in mano una console nè tantomeno un joystick. Mancano insomma alcuni dettagli (ma non troppo insignificanti se ci pensiamo bene) che verranno ottimizzati molto molto presto. Per ora però tornando al nostro esempio, abbiamo in mano un gioiellino che non è né un cellulare, né un portatile, allora di cosa si tratta? Come fa un piccolo strumento, con un prezzo fuori dalla portata di molti, con delle funzionalità da rivedere, essere oggetto di desiderio e di sacrifici della società ?L'IPhone per esempio: secondo alcuni analisti le vendite nei prossimi anni si attesteranno su 35 milioni nel 2010, 50 milioni nel 2011 e 80 milioni nel 2012.
Sono cifre esorbitanti che devono far riflettere perché probabilmente segneranno il nostro futuro.
Ormai la tecnologia si è legata all'uomo, il quale non può fare a meno dell'esteriorità di cui la società ogni attimo richiede e allo stesso tempo offre a grande voce.
Saremo più vittime o protagonisti di questo cambiamento? C'è il rischio di vedere persone che non ce la fanno ad arrivare a fine mese ma non si possono privare della televisione negli schienali della propria auto, o altri che per stare al passo coi tempi utilizzano il mini-schermo del proprio videofonino per vedere un film che magari è in tv….?!
La risposta magari si può cercare in tutti quei territori africani o del terzo/quarto mondo in cui si cammina per le strade e si vedono persone morte di fame col cellulare all'orecchio… Non è un bisogno primario, ma è un bisogno che può essere accentuato...
Oscar Wilde diceva: "Viviamo in un'epoca in cui il superfluo è la nostra unica necessità".
Quest'epoca forse ha appena finito di cominciare...visto che per fortuna, o sfortuna delle nostre tasche, il progresso tecnologico è ancora agli albori.